Madonna di Romània. Tropea, Cattedrale.
~ H Παναγία της Ρωμανίας. Καθεδρικός ναός της Τροπέας στην Καλαβρία.
La Madonna di Romània, venerata da secoli e proclamata patrona di Tropea. L’icona venerata ed amata dal popolo tropeano, come oggi si presenta è un rifacimento d’una Icona Bizantina più antica; l’appellativo di Romania è connesso al racconto che fa venire il Quadro dall’Oriente al tempo dell’iconoclastia. Romània era il nome usato per indicare l'Impero "bizantino" o Impero Romano d'Oriente, unico e diretto discendente dell'antico Impero Romano. Il termine "bizantino" risale ed epoca più recente, gli abitanti dell'Impero bizantino erano chiamati Romei (Romani) e i loro sovrani avevano l'appellativo di Βασιλεὺς τῶν Ῥωμαίων (Sovrano dei Romani). L'icona, di provenienza bizantina, databile intorno al 1330, venne trafugata da marinai tropeani ad una imbarcazione proveniente dall'Oriente-bizantino; per questo venne denominata Madonna della Romània.
~ H Παναγία της Ρωμανίας. Καθεδρικός ναός της Τροπέας στην Καλαβρία.
La Madonna di Romània, venerata da secoli e proclamata patrona di Tropea. L’icona venerata ed amata dal popolo tropeano, come oggi si presenta è un rifacimento d’una Icona Bizantina più antica; l’appellativo di Romania è connesso al racconto che fa venire il Quadro dall’Oriente al tempo dell’iconoclastia. Romània era il nome usato per indicare l'Impero "bizantino" o Impero Romano d'Oriente, unico e diretto discendente dell'antico Impero Romano. Il termine "bizantino" risale ed epoca più recente, gli abitanti dell'Impero bizantino erano chiamati Romei (Romani) e i loro sovrani avevano l'appellativo di Βασιλεὺς τῶν Ῥωμαίων (Sovrano dei Romani). L'icona, di provenienza bizantina, databile intorno al 1330, venne trafugata da marinai tropeani ad una imbarcazione proveniente dall'Oriente-bizantino; per questo venne denominata Madonna della Romània.
Madonna del Castello Castrovillari.
~ Παναγία του Κάστρου. Καστροβίλαρι της Καλαβρίας.
Sulle pendici sud‐orientali del colle di Santa Maria del Castello vi sono alcune grotte che probabilmente sono state abitate dai monaci eremiti italogreci: in esse si può vedere ancora oggi il piccolo rialzo che serviva da cuccetta e il piccolo incavo che doveva contenere le icone sacre e la lucerna. Quando, però, il colle cominciò ad essere popolato dai villici delle campagne vicine, la vita solitaria e silenziosa dei monaci eremiti divenne difficile, allora essi decisero di trasferirsi su altre colline e montagne, probabilmente sul massiccio dell'Orsomarso, vicino ai fiumi Lao e Mercure, dando origine alla famosa eparchia monastica del "Mercurion". Allontanandosi da Castrovillari i monaci dovettero lasciare sul luogo diversi oggetti di devozione tra cui anche l'immagine della Madonna che essi stessi avrebbero dipinto sulla parete di una piccola e rustica cappelluccia vicino le grotte. Secondo la tradizione popolare
un'antichissima leggenda racconta che nel 1090 Ruggero, figlio del re normanno Roberto il Guiscardo, volendo tenere a freno Castrovillari, decise di far costruire un castello sul colle della
città. Tuttavia i muri innalzati durante il giorno crollavano misteriosamente nella notte, per cui Ruggero decise di far scavare più in profondità e così, scavando, fu trovato un pezzo di muro sul quale era affrescata la Vergine con il Bambino. Si gridò al miracolo e al posto del castello venne costruita una chiesa
~ Παναγία του Κάστρου. Καστροβίλαρι της Καλαβρίας.
Sulle pendici sud‐orientali del colle di Santa Maria del Castello vi sono alcune grotte che probabilmente sono state abitate dai monaci eremiti italogreci: in esse si può vedere ancora oggi il piccolo rialzo che serviva da cuccetta e il piccolo incavo che doveva contenere le icone sacre e la lucerna. Quando, però, il colle cominciò ad essere popolato dai villici delle campagne vicine, la vita solitaria e silenziosa dei monaci eremiti divenne difficile, allora essi decisero di trasferirsi su altre colline e montagne, probabilmente sul massiccio dell'Orsomarso, vicino ai fiumi Lao e Mercure, dando origine alla famosa eparchia monastica del "Mercurion". Allontanandosi da Castrovillari i monaci dovettero lasciare sul luogo diversi oggetti di devozione tra cui anche l'immagine della Madonna che essi stessi avrebbero dipinto sulla parete di una piccola e rustica cappelluccia vicino le grotte. Secondo la tradizione popolare
un'antichissima leggenda racconta che nel 1090 Ruggero, figlio del re normanno Roberto il Guiscardo, volendo tenere a freno Castrovillari, decise di far costruire un castello sul colle della
città. Tuttavia i muri innalzati durante il giorno crollavano misteriosamente nella notte, per cui Ruggero decise di far scavare più in profondità e così, scavando, fu trovato un pezzo di muro sul quale era affrescata la Vergine con il Bambino. Si gridò al miracolo e al posto del castello venne costruita una chiesa
~ Madonna Gorgoepikoos (Colei che esaudisce velocemente) o della Lettera. Santuario della Madonna di Polsi. Calabria (1715).