venerdì 14 agosto 2015

Dormitio Virginis Vespro e Mattutino






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15 Agosto La Dormizione della Deipara e Semprevergine Maria -Ai Vespri


O meraviglia inaudita! La fonte della vita viene po-sta nella tomba e il sepolcro diventa scala verso il cielo. Rallegrati, o Getzemani, sacro santuario della Madre di Dio! Acclamiamola, fedeli, avendo per corifeo Gabriele: Rallegrati, Piena-di-grazia, il Signore è teco, Lui che accorda al mondo, attraverso te, copiosa misericordia .


Le Potenze, i Troni, i Principati, le Potestà, le Do-minazioni, i Cherubini e i terribili Serafini glorificano la tua dormizione; i figli della terra si rallegrano, or-nati della tua divina gloria. I re si prostrano insieme con gli Arcangeli e gli Angeli e cantano: Rallegrati, Piena-di-grazia, il Signore è teco, Lui che accorda al mondo, attraverso te, copiosa misericordia.


  • Gli apostoli teofori, ad un cenno di Dio sollevati nell'aria su nuvole dai posti dove si trovavano, raggiunto il tuo corpo purissimo, principio di vita, lo baciavano con amore. Le sublimi potenze celesti, giun-te con il loro Signore, piene di timore scortavano il corpo verginale, ricettacolo della divinità; avanzavano al di sopra del mondo e senza essere viste, gridavano alle schiere superiori: 'Ecco che s'avvicina la divina Fanciulla e universale Regina. Alzate le porte e con sovrumana magnificenza accogliete la Madre dell'eter-na luce; grazie a lei, infatti, la salvezza è giunta per tutto il genere umano. Noi non possiamo fissarla e sia-mo impotenti a renderle il dovuto onore: la sua so-vrumana dignità supera tutto ciò che si può concepi-re'. Per questo, o senza macchia Madre di Dio, sempre vivente col Re della vita e Figlio tuo, prega senza posa perché sia custodito e salvato da ogni insidia dell'avversario l'insieme dei tuoi figli, perché noi sia-mo sotto la tua protezione. E noi ti glorifichiamo pub-blicamente per tutti i secoli.

Dalla Litia

Conveniva che coloro che erano stati i testimoni del Verbo e i suoi servitori, vedessero la Dormizione della sua Madre secondo la carne, l'ultimo mistero operato in lei; così sarebbero stati i testimoni non solo dell'Ascensione del Signore, ma anche del transito di colei che l'aveva messo al mondo. Perciò, trasportati da ogni luogo dalla forza divina, raggiunsero Sion ed accompagnarono colei che, superiore ai Cherubini, se ne andava in cielo. Con loro, anche noi prosterniamoci dinanzi a lei, poiché intercede per le nostre anime.


Colei che è più sublime dei cieli, più gloriosa dei Cherubini e più venerabile di ogni creatura e che per la sua eminente purezza è divenuta ricettacolo del-l'Essere eterno, oggi rimette la sua anima tra le mani del Figlio ; e con lei l'universo si riempie di gioia e a noi viene donata copiosa misericordia.

Gli Apostica


Venite, popoli, cantiamo la pura e tutta santa Ver-gine, da cui è ineffabilmente venuto, dopo essersi incarnato, il Verbo del Padre, e diciamole a gran voce: Benedetta tu fra le donne, e beato il seno che ha con-tenuto Cristo. Prega Colui, tra le cui santissime mani hai rimesso l'anima, affinché salvi le nostre anime. R.: Alzati, Signore, verso il luogo del tuo riposo, tu e l'arca della tua santità (Sal. 131, 8).


La gloriosissima tua dormizione, pura e tutta santa Vergine, noi la diciamo beata con la moltitudine degli Angeli in cielo e con il genere umano sulla terra, perché sei divenuta la Madre del Creatore di tutti, Cristo Dio. Non cessare di pregarlo per noi, te ne supplichiamo, noi che in te, dopo Dio, mettiamo la nostra speranza, o Madre di Dio, esaltata nei nostri inni ed ignara di nozze. R.: Il Signore ha giurato a Davide il vero e non ritratterà la sua parola: Il frutto delle tue viscere, io metterò sul tuo trono (Sal. 131, 11).


In questo giorno, popoli, cantiamo a Cristo Dio l'inno davidico. Egli disse: Al re saran condotte le vergini al seguito di lei; le sue vicine saran condotte nella gioia ed esultanza! Poiché colei che è della stir-pe di David e grazie alla quale siamo stati diviniz-zati, viene gloriosamente ed ineffabilmente rimessa nelle mani del suo proprio Figlio e Signore. Inneg-giando a lei quale Madre di Dio, diciamole a gran voce: Salvaci da ogni insidia, noi che ti proclamiamo Theotókos, e libera dai pericoli le nostre anime.


Quando sei trapassata, o Vergine Deipara, a Colui che da te nacque in modo ineffabile, erano presenti Giacomo, fratello del Signore e primo gerarca, Pietro, gloriosissimo Corifeo e capo dei teologi, e tutto il coro divino degli Apostoli. Con inni rivelatori del di-vino, essi cantavano il mistero inaudito e superno dell'economia di Cristo nostro Dio; e seppellendo il tuo corpo, principio della vita e ricettacolo della divi-nità, si rallegravano, o degnissima dei nostri canti. Sopra a loro, le santissime e venerabili Potenze ange-liche si meravigliavano del portento e prosternandosi dicevano l'una all'altra; 'Spalancate le vostre porte ed accogliete colei che ha partorito il Creatore del cielo e della terra; nelle nostre dossologie celebriamo il ve-nerabile e santo corpo che ha contenuto il Signore per noi invisibile'. Perciò, festeggiando anche noi la tua memoria, ti gridiamo, o tutta degna dei nostri canti: Risolleva la forza dei cristiani e salva le nostre anime.

Tropario


Nella maternità hai conservato la verginità e nella dormizione non hai abbandonato il mondo, o Madre di Dio; sei stata trasferita alla Vita essendo madre della Vita e con le tue preghiere liberi dalla morte le nostre anime.

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