lunedì 30 marzo 2015

la deipara al 31 Marzo

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LO STESSO GIORNO, MEMORIA  APPARIZIONE DELLA SANTA ICONA DELLA SS. MADRE DI DIO DI IVIRON.
 
http://oca.org/saints/lives/2014/03/31/100962-appearance-of-the-iveron-icon-of-the-mother-of-god 
 
SS. MADRE DI DIO “ DI IVIRON  anche detta PORTAITISSA “
 
L’icona (una variante dell’Odighitria) rappresenta una copia della venerata icona della Madre di Dio, custodita nel monastero di Iviron sull’Athos. Secondo la tradizione, essa apparve all’Athos nel 999. In precedenza, durante l’epoca dell’iconoclastia l’icona si trovava a Nicea, nella casa di una pia vedova. Un informatore dell’imperatore (secondo altre versioni, un pirata arabo), vista l’icona, la colpì con la spada. Allora dalla  guancia della Madre di Dio sgorgò sangue, come da un corpo vivo. Per ordine dei soldati dell’imperatore iconoclasta Teofilo (829-842), la vedova fu costretta a gettare l’icona in mare, ed essa cercò rifugio all’Athos. Un monaco del Monte Athos, Gabriele, il quale conduceva vita eremitica sui monti sovrastanti il Monastero di Iviron,  vide approssimirasi dal mare una colonna di fuoco, ed incamminatosi sulle onde del mare, secondo i consigli dategli in sogno dalla Madre di Dio,  prese l’icona santa  e la consegnò ai monaci del monastero di Iviron, che  la collocarono nel presbiterio della chiesa, ma il  giorno dopo la trovarono sopra le porte del monastero, dove l’icona venne lasciata come guardiana del monastero, ricevendo per questo motivo il nome che la caratterizza («Portaitissa», cioè  «Guardiana delle porte»). Nel 1648 a Mosca fu portata una copia esatta dell’icona miracolosa. Questa copia sarebbe stata dipinta con grande devozione dall’iconografo athonita Iamvlich Romanov su una tavola di cipresso aspersa con l’acqua con cui i monaci avevano ripulito l’antica icona. Nella stessa acqua sarebbero stati mescolati anche i colori per la pittura. In memoria del fatto che l’icona miracolosa del monastero athonita si era scelta il posto sopra le porte del cenobio, per la sua copia a Mosca fu costruita un’apposita cappella accanto alle porte della Resurrezione, per impetrare la protezione della divina guardiana sulla capitale dell’impero. Attualmente questa icona si trova nel monastero di Novodevc’i a Mosca, mentre nella cappella dell’Arcangelo, recentemente ricostruita (era stata demolita in epoca sovietica), è stata collocata una copia dipinta ai nostri giorni. 

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